Chiesa di S. Marco

Le guide


Carlo Giuseppe Ratti

Ratti nel 1780 scrive che tale chiesa è stata «fondata nell'anno 1173 da' fratelli Nepitelli, in cui troverete una tavola si s. Barbara del Sarzana, altra dello Sposalizio di s. Caterina d'Orazio Ferrari, ed una coi Santi Erasmo, e Chiara di Antonio Giolfi. All'Altare però de' ss. Nazaro, e Celso ci sono di questi santi, e della B. Vergine e le statue in marmo dello scarpello di Francesco Schiaffino. È da vedersi su dell'esteriore lateral facciata di questa Chiesa un Lione di bassorilievo in marmo, scoltura antico-moderna di qualche gusto. È questa una memoria di conquista Genovese su de' Popoli Veneti. Accanto a questa Chiesa è una rinomata fonderia di campane, e artiglierie».

Anonimo Genovese


Descritta dall’Anonimo come una piccola chiesa a tre navate, poche altre sono le indicazioni che fornisce; l’elenco delle opere presenti è piuttosto dettagliato, ricorda in particolare la tela con la decapitazione di Santa Barbara Martire, celebre opera del Fiasella. È inoltre citata la porta laterale «su cui è a vedersi un lione di basso rilievo in marmo, scoltura antico moderna di qualche gusto. E’ una memoria di una conquista fatta da’ genovesi sopra i Veneziani» .

Federico Alizeri


Situata nell’attuale zona dell’ expo, così la descrive Federico Alizeri«già prima che s’entri vuol farci parola di cose civili […]. Dalle correrie fatte a Pola pei genovesi proviene il marmoreo Leone, il leon di S. Marco, murato sul fianco a trofeo di vittoria» .

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022